Scagli la prima pietra chi non ha immagazzinato nel proprio frasario: “Toglietemi tutto ma non il mio Breil”, “O così o Pomì”, “Dove c’è Barilla c’è casa”, “Du gust is megl che uan” fino ai più concettuali, ispiratori “Life’s short. Play more.” o “Just do it”.
E’ dedicato alla professione meno scenografica ma più strategica della comunicazione – il copywriter – il libro “The Headliners” di Pasquale Diaferia, a sua volta professionista della comunicazione, direttore creativo (vd http://www.adci.it/members.php?id=58&l=D&idm=67) e blogger (vd anche: http://advexpress.blogspot.com/), oltre che scrittore.
Parole “appiccicose” le definisce l’autore: una definizione perfetta per quelle brevi frasi che rimangono nella nostra memoria collettiva e personale spesso più delle immagini. Parole che trovano oggi una cassa di risonanza ancora più potente grazie alla moltiplicazione dei media, e che devono essere ancora più sincere perché sottoposte al giudizio del popolo globale del web, sempre più informato e critico.
Come ben sanno i professionisti dell’advertising, non esiste più il predicatore che ti infarcisce con il suo vangelo; oggi l’azienda deve più ascoltare che parlare, e quando parla essere credibile al 100%.
Mercoledì 9 novembre Pasquale Diaferia presenterà il suo libro presso la Feltrinelli International di via Zamboni a Bologna, nel cuore del quartiere universitario. Avrò il piacere di affiancare la presentazione portando la mia testimonianza dalla parte delle aziende.
Qui sotto, un articolo molto centrato del Venerdì di Repubblica all’uscita del libro.
Buona lettura.
Annamaria Cofano