Sembra che per la stagione autunno/inverno 2012 si replicherà in forma organizzata l’anticipo di un mese dei saldi, almeno in Lombardia e a Milano. La data d’inizio saldi corrisponderà a Sant’Ambrogio, data-simbolo meneghina.
Chi compra oggi a prezzo pieno quindi? Solo le fashion victim, coloro che, pur di indossare un determinato capo (o d’indossarlo prima degli altri), attribuiscono a questo plus un valore pari alla differenza di prezzo rispetto ai saldi.
Non c’è più la riduzione di valore determinata dall’acquisto dopo le festività natalizie, momento clou della spesa (grazie anche alla tredicesima). Finora, il post-Natale era davvero il momento di calo dell’appeal degli articoli invernali, cominciando già la programmazione dello shopping primaverile.
Ora anche i regali di Natale saranno in saldo.
È davvero un bene per i commercianti?
Sì, se si capovolge la visione della cosa: il prezzo reale di vendita dell’articolo è quello in saldo, mentre prima di tale data l’articolo viene venduto con una specie di “sovrapprezzo per l’esclusività”.
Solo così tutto questo ha un senso.
Il che significa rivedere la marginalità del proprio business e ricalcolare il proprio conto economico.
Minore margine unitario ma (forse, e qui le opinioni sono contrastanti) maggiori unità vendute. Se le seconde sono più che proporzionali al primo, allora ha un senso.
Ma valutare questo in un periodo di contrazione dei consumi è arduo.
Annamaria Cofano